In Grecia il periodo natalizio dura 14 giorni, inizia ufficialmente il giorno della vigilia e termina il 6 gennaio con l'Epifania
La Grecia è un paese che ha molto da raccontare e che sa accontentare anche i viaggiatori più esigenti, non solo per le sue testimonianze storiche e per le sue spiagge paradisiache, ma anche per quel forte legame alle tradizioni che emerge soprattutto durante le festività religiose.
In un periodo storico pieno di incertezze vogliamo raccontarvi quelle che sono le tradizioni ben salde che il popolo greco porta avanti da sempre con patriottismo e attaccamento, quelle tradizioni che vengono tramandate da generazioni e generazioni, e che nemmeno la voglia di progresso e novità, potrà mai cancellare. In Grecia la maggior parte della popolazione segue fedelmente la religione cristiana ortodossa, di conseguenza, molte delle tradizioni sono legate a celebrazioni ricorrenti di tipo religioso. Tuttavia, diverse tradizioni, avvengono spontaneamente, indipendentemente dal credo religioso.
Lo scambio dei regali
Le feste Natalizie in Grecia iniziano, con la celebrazione di San Nicola che avviene il 6 dicembre. Questa è una delle giornate in cui i bambini ricevono i regali, ma a differenza di altre zone del mondo, non è solo San Nicola a portare doni. San Nicola è infatti affiancato da San Basilio (Agios Vassilios in greco), ricorrenza che cade il 1 gennaio, data nella quale è consuetudine scambiarsi i doni tra amici e familiari. Il 24 e il 25 dicembre restano invece giornate pienamente religiose da trascorrere in famiglia, ma senza regali!
Le decorazioni natalizie
L'albero di Natale, non è propriamente un simbolo natalizio greco, nonostante anno dopo anno stia entrando sempre di più nelle case degli abitanti. La tradizione greca vuole infatti che le case siano addobbate con degli splendidi modellini in legno illuminati di varie dimensioni che riproducono fedelmente le imbarcazioni a vela. E' semplice capirne il motivo: in Grecia non esiste un attaccamento forte alla terra come avviene nei paesi nordici, ma al contrario, c’è una forte propensione a adorare e ringraziare il mare per tutto quello che è in grado di offrire alla popolazione: cibo, lavoro, trasporti, turismo e molto altro. Passeggiare in una città greca nel periodo natalizio regala ai visitatori una calda atmosfera in cui si incrocia un incredibile mix di ornamenti tradizionali e contemporanei. Ogni casa, ogni negozio, ogni piazza, ogni via trasmettono splendide emozioni.
Oggetti particolari
Nelle case è usanza comune esporre quello che è uno dei simboli più antichi del Natale ellenico: una piccola ciotola di legno, poco profonda riempita con acqua e avvolta da un filo che pende dal bordo alla cui estremità sono legati un rametto di basilico e un crocefisso. Il filo serve a mantenere fresco ed idratato il basilico che a sua volta serve per tenere lontani i “Kallikantzaroi” cioè gli spiriti maligni.
La tradizione vuole che tali entità negative vengano allontanate anche a capodanno, momento in cui è uso comune bruciare rametti freschi, foglie e addirittura delle vecchie scarpe. Questo assicurerebbe fortuna e prosperità per l'anno appena iniziato!
Pietanze e dolci natalizi greci
Il Natale come in Italia è famiglia, bambini allegri, è la voglia di stare insieme ai propri cari… e se nel nostro paese troviamo tavole imbandite, cappelletti in brodo, arrosti, torroni, pandori e panettoni, in Grecia non mancano certo tutte queste leccornie... insomma, cambia il paese, ma la grande quantità di cibo consumata in famiglia!!!
Il pasto principale di Natale è spesso a base di carne, ovviamente arrosto o allo spiedo, agnello e maiale non possono mai mancare, insieme alla “tiropita” in tutte le sue versioni, torta salata tipica, ripiena di spinaci, formaggio o salumi, il tutto contornato sempre da fresche e variopinte insalate e altre verdure.
Immancabile è poi il tipico pane dolce e super decorato, il “Christopsomo”, pane di Cristo appunto, decorato con una croce sopra, rotondo, profumatissimo e aromatizzato con cannella, arancia e chiodi di garofano, preparato secondo la tradizione dalle signore greche, il giorno della vigilia, in modo che rimanga fragrante anche il giorno seguente! Un altro popolare dolce che non può mancare sono i biscottini “Melamakaromo” decorati con noci tritate e impastati semplicemente con farina, olio di oliva e miele.
Il Capodanno
Molto sentite in Grecia sono poi le festività di capodanno, festeggiato più o meno come in Italia, con alcune differenze nelle pietanze consumate. Se il simbolo gastronomico per eccellenza del San Silvestro italiano è quello delle lenticchie e cotechino, portatori di prosperità e fortuna per il nuovo anno, in Grecia il Capodanno gastronomico è collegato alla “Vassilopita” la tradizionale torta dolce dedicata a San Basilio. La cosa particolare di questo rinomato dolce, è che all'interno dell'impasto viene nascosta una moneta. La tradizione della Vassilopita vuole che il capofamiglia tagli le prime fette che non vengono mai distribuite alla famiglia, perché sono consacrate a Gesù, alla Madonna e a San Basilio affinché proteggano la casa e la famiglia, poi tolte le loro fette, le restanti vanno una a commensale, la persona che troverà nella sua fetta la monetina, avrà un anno nuovo molto fortunato!
L'Epifania e la benedizione dell'acqua
L’Epifania... tutte le feste si porta via, ma non per questo è meno importante delle altre feste, anzi, per gli ortodossi il 6 Gennaio ricorda il battesimo di Gesù nelle acque del Giordano da parte di San Giovanni Battista e viene pertanto rievocata quella nota come la "benedizione dell’acqua". Durante questa celebrazione i sacerdoti gettano un Crocifisso nel mare, nei fiumi e nei laghi e un gruppo di uomini si gettano in acqua per recuperarlo. Secondo la tradizione chi trova la croce sarà benedetto per l'anno intero e l'acqua sarà purificata.
Concludendo possiamo dire che religione, spiritualità, tradizione, famiglia, e buon cibo sono i segreti delle festività greche. Non ci resta che augurarvi buone feste:
"Kαλά Χριστούγεννα" (si legge kalá Christoúgenna): Buon Natale!
“Xρόνια πολλά” (si legge Xronia Polla): Buon anno!